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Contenuto della nuova: convinto di una mia morte: non la
fisica, ma una libera: posso cioè non volerla. Faccio azione
di morte non sul peccato, e nemmeno su Satana, ma su
di me. Non prendo, non odio. E i nemici, li considero dono
Paterno per la mia metamorfosi.


Una coscienza cristiana: fideata, mi si chiude, nell’atto in cui un’altra coscienza cristiana, sostanziata, mi si apre.
Attraverso la mia toilette Pneumatica. I mezzi per comporre
questa nuova conoscenza sostanziata sono: la Parola
Figliale e la nuova luce Pneumatica (che la filtra). Qual è
ora il contenuto della mia nuova coscienza Figliale?
L’Agente Figliale mi ha fatto convinto di una mia morte.
Quale? Non certo di quella che si farà in ciascuno di noi,
e contro nostra voglia. La mia morte che mi ha convinto è
totalmente libera. Nessuno me la impone: non le persone,
né Satana, meno ancora Dio. Ho la piena capacità di non
volerla, di respingerla e di non praticarla. Se la pratico,
siamo in due a farlo: io con lo Pneuma che mi ha convinto.
Per darmi questa morte devo fare azione di morte:
1) L’azione non la faccio sul peccato. Non è vero che io
uccido il peccato, o che lo si lava, o che lo si elimina, o
toglie, perché il mio peccato come anche il mio peccare
non è una macchia, non è un nemico, ma è la morte
viva dell’amore del Padre.
2) Neppure faccio azione di morte su Satana: che non mi
riesce più di odiare, perché colui che con Satana fa eterna
comunione di morte è lo spirito di amore del Padre.
3) L’azione di morte la faccio unicamente su di me. Io mi
uccido, io mi odio. In che cosa?
a) Sono io che mi amo per istinto, e per questo amore
automatico sono io che mi faccio grande, potente,
gaudente. Ma tutto questo non lo posso realizzare da
solo: mi abbisogna il concorso delle cose e delle persone.
Prendo ciò che mi piace e faccio comunione
egoistica con chi mi piace, per realizzare al massimo
grado la comunione con me stesso. Vado convinto di
eliminare tutto ciò che mi piace, non prendendolo; e
di non fare comunione né con me, né con gli altri.
b) Sono io che odio; convinto quindi di non odiare più.
Il modello divino qui non c’è, se non in positivo:
Gesù povero: non amandosi non si sente ricco, perché
in Gesù non c’è l’amore per sé. Ho solamente un
invito: rinnega te stesso: negarmi continuamente.
Sono convinto del mio suicidio cristiano.
Questa mia libera morte non è il traguardo, ma unicamente
la condizione assolutamente necessaria per una seconda
libera morte, che può essere anche totale fino ad includere
la vita fisica.
La morte attiva, quella che mi do, mi rende possibile
accettare una morte da parte dei miei simili. Morte passiva:
lasciarmi odiare, quindi subire la sconfitta. Per questa
seconda morte mi sta davanti un modello: Gesù, il quale
nella sua ora si espropria, si cede e si lascia annientare
sotto ogni aspetto: fisicamente, moralmente, messianicamente,
divinamente. La modalità è chiarissima: in silenzio
e con amore, devotissimo al Padre, che morendo nella sua
Chiesa Paterna privilegiata - l’ebraica - ha fatto dono al
Figlio dell’odio di una Chiesa ladra e assassina. Il dono
Paterno per me sono i miei nemici, quelli che venendomi
contro fanno azione di morte, nei modi più svariati.
Divento convinto di lasciarmi odiare in silenzio e con
amore, con devozione al Padre che me li manda, per farmi
dono di una operazione Pneumatica che fa scaturire la mia
salvezza: la mia metamorfosi.

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