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La composizione del potere assolvente. Il lamento dei più
mi dice la lontananza da quel potere: mancanza di quel
potere. Ci soccorre la quarta componente: non potere di
trasmissione, ma di composizione.
 

Del nuovo andare dal medico dell’amore, conosciamo tre
componenti, che agendo armonicamente hanno fatto da
guida alla quarta. Eccole nella loro successione: ‘Dal
medico dell’amore va l’ammalato che sente il male che si
è fatto all’amore. Ne prova vivo e profondo dolore. Si protende
tutto verso la sua assoluzione.
Con un potere che va in composizione’. La tensione viene
dal dolore, e mi proietta tutto verso la mia assoluzione.
Sono molti a produrre il lamento e a proferirlo con amaro
malcontento: ‘Riuscirci!...A riuscirci, però!...”. Il lamento
è forte, e ci fa sentire lontani dall’ideale: noi non ci arriviamo
e non ci arriveremo forse mai!. Il lamento parla
direttamente di una mancanza di potere: non riesco, non
posso, non ho il potere per arrivarci!. Ci viene in soccorso
la quarta componente: ‘Con un potere che va in composizione’.
Il potere di assolvermi non è un potere di trasmissione:
chi ce l’ha lo passa a un altro; e quindi, non è di passaggio
da uno all’altro. È un potere personale: che va composto
personalmente da ciascuno di noi. Siamo certi che il
potere di assoluzione è componibile (potere di composizione);
ci basta solamente sapere come si fa a comporlo. E
non ci è difficile trovarlo, dal momento che noi ben conosciamo
come ha fatto Satana a compormi il potere della
mia infernalizzazione: ha impiegato il materiale che
l’Agente Paterno mi aveva assegnato alla mia umana concezione.
In sintesi, un Paterno battesimo cresimato. Me li
ha egoisticizzati ed istintivizzati, facendone un meccanismo
automatico infernale. Funzionando, esso mi produce
tre centrali di potere infernale, bene collegate tra di loro:
1) Una coscienza istintiva stampata nell’istinto, mediante la
continua ripetizione del fare istintivo di amore di odio.
2) Una coscienza razionale per la quale intelligenza e
volontà vanno convinte dal piacere dell’amore di odio.
3) Una coscienza Pneumatica per cui: sentire, piacere e
peccato, e Agente della morte mi fanno ripeccare razionalmente.
Il mio potere infernale è tutto nella mia convinzione di
amarmi e di odiare. Potere crescente, galoppante, travol66
gente; in giovinezza, in maturità, in vecchiaia. Satana me
lo fa qui dentro di me; e qui, dentro di me, io devo comporre
l’altro.
Questo infernalizzato non lo vedo: sarebbe fideato; me lo
vedo e lo vedo in funzione: è un potere visuato, anche se
ancora pochi lo comprendono. Questo è il mio potere di
assoluzione che sono andato componendo. Che cosa ho
adoperato? Un nuovo materiale: uno spirito: quello di
Cristo. Il suo Agente: lo Pneuma Figliale.
Del primo mi ha battezzato, e il secondo di sé mi ha cresimato
visualmente. L’amore Figliale l’ho mandato gradualmente
in coscienza; mi sono fatto convinto che per vincere
devo passare per la mia duplice morte: morte attiva di
tutti i piaceri della vita, fino al piacere dello stesso vivere
per me; morte passiva, da subire dai miei fratelli. Il mio
potere di assolvermi è tutto nella mia coscienza visuata, e
quindi è tutto nella mia convinzione della assoluta urgente
necessità della mia duplice libera morte. I tempi della
mia composizione.
Il potere della mia assoluzione ha un suo tempo globale,
un suo nucleo sostanziale.
Nucleo centrale è dato dal visuato Paterno e dal visuato
Figliale: mi sono visto in funzione la morte viva dell’amore
Paterno; ho visto in presentazione e in sistemazione lo
spirito di amore del Figlio. I tempi di questa composizione
abbracciano qualche annualità. La composizione marginale
prosegue tutt’ora, e si perfeziona sempre di più. Ora
sono in grado di essere un cristiano potente, una persona
con un potere. Ma a differenza degli altri poteri, il mio mi
è sommamente benefico: esercitandolo io mi assolvo dai
miei peccati nel nome dei tre: il morente (il Padre), il
vivente (il Figlio), il vivificante (lo Pneuma).

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